lunedì 20 gennaio 2014

WTF: Prosciutto alla Coca Cola®, si esiste davvero.

Si. Esiste davvero.
Sempre per la rubrica WTF "WeirdThisFood" vi propongo questa prelibatezza testata sulla mia stessa pelle.
Ho passato il mio primo Natale fuoriporta in Scozia, in compagnia di un vecchio caro amico e la sua famiglia che son stati più che ospitali! Qui son venuto a conoscienza di un secondo piatto davvero particolare... quando la madre mi accennò questo "tipo di cottura" quasi non volevo crederci.
 "COCA COLA? NEL PROSCIUTTO? WHATTAAAAA....HEEEELL!"
(più o meno la mia esclamazione...)
Dubbioso ho preso lo smartphone e l'ho googlato all'istante: ESISTE
E stata anche resa famosa  dalla Parodi d'oltremanica, Nigella Lawson (se non fosse buono dovrebbero arrestarti al volo, lo sai?).
Ed è anche una discreta Milf...

Ma bando alle ciance, parliamo di cose serie.
Questo "accostamento", per quanto bizzaro rende decisamente bene e dopo l'assaggio conquista. E' indubbiamente un sapore molto... Americano, figlio del ketchup, delle salse barbeque e dei Corn Dogs ( di questi ne parleremo presto). In Italia si arriva a caramellare il filetto... ma da questo a cuocerlo con bottiglie di Coca Cola® e zucchero bruno c'è un abisso.
La ricetta è semplice, e a mio parere è da provare almeno una volta (anche più se siete masochist delle buone forchette).

Prosciutto alla Coca Cola®
Ingredienti per circa 8 persone (4 pugliesi)

•per il prosciutto:
-Un taglio da 2kg circa di prosciutto cotto di Praga.
-1 Cipolla pelata e tagliata in due.
-2 litri di Coca Cola®.

•per la glassa (si perchè ha anche la glassa sto coso):
-1 manciata di chiodi di garofano.
-un cucchiaio colmo di melassa (la trovate nei negozi equo-solidali etnici).
-2 cucchiai di senape.
-2 chicchiai di zucchero di canna bruno.

Preparazione
Di solito i prosciutti si trovano in un contenitore sottovuoto e sono piuttosto umidi, ma se hai a che fare con un pezzo secco, poi mettetelo in una teglia coperta con acqua fredda, portare ad ebollizione e scolare l'acqua  per poi partire nella preparazione di questo assurdo piatto.
Mettere il prosciutto in una  pentola, la pelle rivolta verso il basso e aggiungere la cipolla e la Coca Cola (mi raccomando versatela sopra e non solo di lato).
Portare ad ebollizione, riducete da fiamma viva  a fuoco lento, mettere il coperchio e anche se non strettamente, cuocere per poco meno di 2 ore e mezza... a volte richiede meno tempo, dipende dalla grandezza della pentola comunque potrebbe oscillare di un'ora... se invece il prosciutto era conservato in frigo potrebbe richedere anche una 20ina di minuti in più. Assicuratevi della cottura infilzandolo fino al centro e controllando che sia ben cotto.





 Nel frattempo, preriscaldare il forno a 240 ° C. Quando il prosciutto sarà cotto (o ri-cotto visto che era già cotto ma vabbè) toglietelo dalla pentola e lasciate raffreddare leggermente per facilitare il prossimo processo. (In effetti, è possibile lasciare raffreddare completamente poi finire la cottura in una fase successiva, se volete.)
 Rigirare il prosciutto e tagliate la pelle (eliminate uno strato di pelle se troppo spessa) a rombi infilando al centro di ogni rombo (o agli angoli) un chiodo di garofano, versare la melassa e tamponare con la senape e  
lo zucchero tutta la parte superiore. Cuocere in una teglia per arrosti con della carta d'alluminio per circa 10 minuti in modo da creare una bella glassa scura e croccante. Potete cuocerlo qualche minuto in più se lo desiderate ancor più croccante ma fate attenzione a non bruciare la glassa e i chiodi di garofano. 
Servitelo con del purè di patate, la sua stessa salsina e... Un bicchiere di Pepsi® XD 

La ricetta è semplice e adatta per stupire gli amici... Provatela! 

sabato 18 gennaio 2014

Haggis, questo straordinario piatto Scozzese

  
 [Intro d'obbligo: Scotland the brave]

Tra i piatti che più mi hanno appassionato nella mia trasferta Scozzese c'è sicuramente l'Haggis, Piatto nazionale a cui voglio dedicare questo "Elogio" nell'attesa del 25 Gennaio: Giornata commemorativa dedicata al bardo Scozzese Robert Burns.
Famosissimo compositore e poeta Lothiano, viene festeggiata la sua nascita nel Burns Supper, festività in cui si omaggia quest'uomo con canti, declamazioni delle sue poesie ad una cena a base di Haggis, tatties e neppies (crema di rape pastinaca e patate).

Piatto di umilissime origini, l'haggis è in sostanza frattaglie di pecora (cuore, polmone e fegato) tritate e mischiate con farina d'avena (oatmeal), sugna e spezie il tutto insacchettato nello stomaco stesso dell'ovino.
 Le prime testimonianze culinarie risalgono ad un libro di cucina del 1430  ma piatti simili con diverso nome sono più antichi, datati 800. Facile da trasportare e da preparare precedentemente era il pasto della gente umile che lavorava in fabbrica e nei campi Questo piatto ha un sapore molto simile agli "gnumiridd" pugliesi ma non essendo arrostito è molto più delicato... Eccovi la ricetta tradizionale!

Haggis, Tatties & Neeps

Ingredienti:
-Coratella di pecora (cuore fegato e polmoni).
-Stomaco di capra pulito e vuoto..
-450 gr di farina d'avena (grossolana)
-1-2 cucchiai di sale.
-1 cucchiaio raso di pepe nero macinato.
-1 cucchiaio di mix di erbe.
-200 gr di sugna a pezzetti.
-4 grandi cipolle bianche tagliate fini.
-280 ml di brodo (o di un buon whisky) .
(succo di limone o un buon aceto vengono occasionalmente aggiunte come altre spezie quali pepe di cayenna e pepe giamaicano) 


Preparazione
Lavare lo stomaco in acqua fredda, pulirlo dalle impurità e lasciarlo ammollo in acqua fredda salata per circa 8-10 ore.  
Mettere la coratella in una grande pentola e coprire con acqua fredda. Sobbollire delicatamente la coratella per circa 2 ore o fino a quando diventa tenera e poi lasciar raffreddare.
Tritare finemente o macinate la coratella per poi mescolarla con la farina d'avena. Aggiungere il whisky o un buon brodo all'impasto.  
Aggiungere i condimenti, sugna e cipolle assicurandosi che siano tutti ben miscelati.
Riempire lo stomaco con il composto, lasciando spazio sufficiente per l'espandersi della farina d'avena (mi raccomando non riempitelo troppo altrimenti durante la cottura scoppia!). Spingete l'aria fuori e poi cucire l'haggis. Bucherellatelo un paio di volte con un ago sottile. Posizionare l'haggis in acqua bollente e fate sobbollire per circa tre ore (come un cotechino).

Per preparare il Tatties (purè di patate) e il Neeps (purè di rape bianche -parsnip-)

 Tatties - Mettere le patate in una grande casseruola, coprire con acqua fredda, aggiungere un pizzico di sale e coprire la padella con un coperchio. Portate le patate a ebollizione per poi ridurla lentamente e lasciate cuocere fino a renderle tenere (circa 20 minuti). Scolate le patate, sbucciatele e mettetele da parte. Mescolare 2 cucchiai di burro e mezzo bicchiere di latte nella pentola in cui avete cotto le patate sciogliendoli insieme per poi mettere e schiacciare le patate. Aggiungere della noce moscata e mescolare bene per creare un purè cremoso.
 
Neeps - Mettere le rape bianche in una grande casseruola, coprire con acqua fredda, aggiungere un pizzico di sale e coprire la padella con un coperchio. Portare le rape ad ebollizione per poi ridurla lentamente e lasciate cuocere fino a renderle tenere (circa 20 minuti).
Scolate le rape e mettetele da parte. Mescolate 2 cucchiai di burro e mezzo bicchiere di latte nella pentola in cui avete cotto le rape sciogliendoli insieme per poi aggiungere e schiacciare le rape. Mescolare bene fino a creare un purè cremoso.


Servite il tutto in una grande pirofila con i condimenti al fianco... o se preferite impiattare solo l'interno dell'haggis con i due purè.

Ed eccovi la poesia che viene declamata nel Burns Supper ogni 25 Gennaio in onore  di Robert Burns:

Ode to a Haggis- Robert Burns

Fair fa' your honest, sonsie face,
Great chieftain o the puddin'-race!
Aboon them a' ye tak your place,
Painch, tripe, or thairm:
Weel are ye wordy of a grace
As lang's my arm.

The groaning trencher there ye fill,
Your hurdies like a distant hill,
Your pin wad help to mend a mill
In time o need,
While thro your pores the dews distil
Like amber bead.

His knife see rustic Labour dight,
An cut you up wi ready slight,
Trenching your gushing entrails bright,
Like onie ditch;
And then, O what a glorious sight,
Warm-reekin, rich!

Then, horn for horn, they stretch an strive:
Deil tak the hindmost, on they drive,
Till a' their weel-swall'd kytes belyve
Are bent like drums;
The auld Guidman, maist like to rive,
'Bethankit' hums.

Is there that owre his French ragout,
Or olio that wad staw a sow,
Or fricassee wad mak her spew
Wi perfect sconner,
Looks down wi sneering, scornfu view
On sic a dinner?

Poor devil! see him owre his trash,
As feckless as a wither'd rash,
His spindle shank a guid whip-lash,
His nieve a nit:
Thro bloody flood or field to dash,
O how unfit!

But mark the Rustic, haggis-fed,
The trembling earth resounds his tread,
Clap in his walie nieve a blade,
He'll make it whissle;
An legs an arms, an heads will sned,
Like taps o thrissle.

Ye Pow'rs, wha mak mankind your care,
And dish them out their bill o fare,
Auld Scotland wants nae skinking ware
That jaups in luggies:
But, if ye wish her gratefu prayer,
Gie her a Haggis!
Fiera è la tua onesta, felice faccia,
Grande capo della razza del pudding!
Sopra tutti loro tu prendi il tuo posto,
Stomaco, trippa e budella:
Ben sei degno di una grazia
Lungo quanto il mio braccio.

Il piatto gemente là tu riempi,
I tuoi glutei come una collina distante,
Lo spiedino potrebbe riparare un mulino
Nel momento del bisogno,
Mentre attraverso i tuoi pori i succhi escono
Come perle d'ambra.

Guarda come il contadine pulisce il suo coltello,
E ti taglia con grande abilità,
Scavando nel tuo zampillante budello luminoso,
Come per formare un fossato;
E poi, oh che spettacolo meraviglioso,
Caldo, fumante, ricco!

Poi, cucchiaio dopo cucchiaio, mangiano avidamente;
L'ultimo (a mangiare) prenda il Diavolo, e vanno avanti,
Fino a quando tutte le loro pance gonfie,
Sono piegate come tamburi;
Poi, il vecchio capofamiglia, vicino ad esplodere,
"Sii ringraziato Signore!" borbotta.

È lì che sul suo Ragù francese,
O olio (1) che disguterebbe un maiale,
O fricassea (2) che lo avrebbe fatto vomitare
Che con assoluto disgusto,
Guarda in basso, con un beffardo, sprezzante sguardo
Su tale cena?

Povero diavolo, vederlo sulla sua schifezza,
Debole come un giunco appassito,
Il suo scarno gambo non più spesso di una sottile fune,
Il suo pugno della dimensione di una noce:
Attraverso un fiume di sangue o un campo di battaglia
Oh come non sei adatto!

Ma guarda gli Scozzesi, alimentati con Haggis,
La terra tremante risuona sotto il loro passo,
Stringendo in pugno una spada,
La farà sibilare;
E taglierà gambe, braccia e teste,
Come le cime del cardo.

Tu potenza di chi si prende cura dell'umanità,
E gli scodella i loro pasti,
La Vecchia Scozia non vuole cibo acquoso
Che sguazzi in piccole ciotole;
Ma, se desideri la sua preghiera riconoscente,
Dalle un haggis!

1. cucina Italiana
2. cucina Francese

Il risultato ed i gusti sono fantasmagorici, ovviamente ci sono delle varianti tipo... perchè alleggerire questo piatto quando puoi... Friggerlo?
Ebbene si, l'ho assaggiato anche in stile "fish & chips" con brown sauce e un pizzico di sale...

 Qualcosa di assurdo.

Godetevi questo piatto tutto scozzese!



giovedì 9 gennaio 2014

WTF: Deep Fried Mars Bars ovvero "Come farsi del male"


Qui in Scozia fa Freddo. No, non è quel freschetto dove basta mettersi un maglioncino ed un buon giubbotto caldo.

 Questo è il freddo del nord.

Quello oltre la barriera di Game Of Thrones. Quello che quando i soldati romani hanno chiesto ad Adriano -"A Adrià, ma che ne famo de st'ammucchio di sti du sassi?"- hanno ricevuto come risposta  -"Famo un muretto e annamosene và, che ggià c'ho voia de pajata.". Quello che se venisse Smaug de "Lo Hobbit" a incenerirti saresti solo felice.

Qui il freddo scorre nelle vene di chi è nato in queste brulle terre Scozzesi, e se non ce l'hai nel sangue puoi anche morire. O Imbottirti di zuccheri e fritti per tamponare la mancanza.
Solo un popolo come quello caledone poteva inventare simile street food, ebbene si perché accontentarsi di una normale Barretta Mars quando puoi friggerla in pastella?
Figlio malsano dell'unione tra "Fish & Chips" anglosassone e Barretta zuccherosa Anglo-Americana, Il DeepFried Mars Bars ha conquistato il popolo prima scozzese e poi delle regioni limitrofe come snack ipercalorico post-sbornia da after.
Perchè mangiare un cornetto uscito dalla discoteca quando puoi farti  friggere tutto ciò che vuoi? (mi ricorda la Puntata dei Simpson e della mangiatoia per famiglie dello zio Boe)
Sono note le cariant... varianti con Snickers e Maltesers (questa è in stile patatine fritte, le palline vengono immerse nella pastella per poi risultare uno snack toShare) è si distinguono per la pastella salata.
La stessa che viene usata per il Black Pudding, il merluzzo e l'haggis e le salsicce... TUTTA SALUTE.

Stanco dello striminzito dolcetto "papabile" per chiudere la serata? Eccovi la ricetta per dare il colpo di grazia al freddo inverno e mettere a regime la vostra insulina.

DEEP FRIED MARS BARS (Mars Fritto)

Ingredienti:
-200 gr di farina 00, 
-150 ml di acqua tiepida
-50 ml di birra 
-50 ml di olio di oliva. 
-Barrette di Mars (o Snicker, Twix, cioccolata... quello che volete!)
-un cucchiaio di Lardo (opzionale)

Lavorate farina, acqua, birra e olio d'oliva fino ad ottenere un composto omogeneo, poi unite tre albumi leggermente montati e salate a piacere. Preparate l'olio da frittura aggiungendoci il cucchiaio di lardo (un segreto per capire quando è pronto? fateci cadere una goccia di pastella, quando comincia a "sfrigolare" energicamente è pronto!). Immergete le barrette di Mars nella pastella e friggetele per alcuni minuti fino a doratura.
"Perchè farsi così del male?"
 -Domanda del lettore salutista 

La risposta è semplice: Io il Mars lo odio. Fatto così invece è una leccornia.
Il calore della frittura scioglie all'interno il Mars, che si lega divinamente con la pastella croccante e salata. Ne esalta il gusto... trasformandolo in un "BlasterMaster di Porkaggine dolcezza"

Livello su scala D.I.E (Diabete.Fulminate.Evviva) 8/10

e poi... curando il servizio con del gelato alla vaniglia potrebbe diventare un dolce curioso da portare sulle vostre tavole...

Non credete?